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Montserrat Calabria i Puglia
Foto: Infiorata per la festa de la Madonna di Montserrato a Vallelonga

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MANUEL MANONELLES -CR Dopo aver visitato un numero significativo di isole del Mediterraneo, torniamo sulla terraferma e seguiamo il nostro itinerario legato a Montserrat attraverso il Sud Italia, in particolare in Calabria e Puglia, entrambe con una forte devozione per la “moreneta”. E lo facciamo a partire dal Santuario di Monserrato a Vallelonga.

L'attuale basilica - con questo titolo ricevuto da Paolo VI nel 1971 - è moderna poiché costruita tra il 1930 e il 1935, risultato della distruzione dell'antico tempio a causa del terremoto del 1908 e di un successivo incendio nel 1926. Ma la devozione è molto antica, documentata nel 1550 anche se si ritiene che risalga all'inizio del XV secolo, legata alla presenza catalano-aragonese nella zona. È un santuario con un'ascendenza importante nella regione e particolarmente dinamico. La sua festa si celebra all'inizio di luglio e, tra le varie attività che vengono svolte, c'è anche l'infiorata che ricorda molto quelle che si realizzano per il Corpus Domini.

È interessante notare che un'importante e attiva comunità emigrata in Canada, proveniente da questo comune, ha esportato la devozione di Montserrat a Toronto, dove ogni anno si tiene un raduno per la sua festa, ma di questo parleremo nelle prossime edizioni. Ritornando in Calabria, nei pressi di Vallelonga troviamo Vibo Valentia, dove pure esiste da poco più di cento anni la devozione alla patrona catalana. Tutto indica che l'immagine è il risultato di un voto fatto da un soldato locale durante la Prima Guerra Mondiale. È custodita e venerata nella parrocchia di Maria SS. del Rosario e San Giovanni Battista.

Proseguiamo verso Reggio Calabria, dove troviamo la chiesa di Maria Santissima di Monserrato. Questo tempietto era già in costruzione nel 1635. Nel corso del XVIII secolo vi furono costruiti altri altari, e anch’esso fu distrutto dal terremoto del 1908. Oggi, ricostruito, vi continua il culto dal 1932 nel territorio della parrocchia del Sacro Cuore. A Quattromiglia di Rende troviamo un’altra piccola chiesa dedicata alla nostra santa patrona. In origine era una cappella privata dei baroni Giorcelli fino a quando divenne di uso pubblico alla metà degli anni '50 del secolo scorso.

A Gerace troviamo, sempre dal XVII secolo, una chiesa dedicata alla “moreneta”, con una caratteristica cupola, che conserva un'antica immagine scolpita della nostra Madonna, anche se ridipinta in chiave più moderna. E per finire con la Calabria, dobbiamo citare Scigliano dove è situato, ai margini del comune e dalla fine del XVIII secolo, il Santuario della Vergine di Monserrato. Fu costruito in base ad un evento ritenuto miracoloso. Un pastore della zona, di nome Giovanni Sposato, fece un sogno in cui la Vergine Maria gli appariva e gli indicava un luogo nel bosco dove scavare. Lo fece e vi trovò un dipinto della Madonna di Montserrat, cosa che ebbe un impatto significativo sulla cittadina che promosse la costruzione del santuario. Non solo: nel tempo, il dipinto ha ricevuto anche la corona d'oro, assegnata dal Capitolo della Basilica di San Pietro in Vaticano. La sua festa si celebra la seconda domenica di luglio.

Proseguiamo attraverso la Puglia, dove nel sud della regione troviamo il comune di Ugento. Alla sua periferia, di nuovo in luogo sopraelevato, c’è la chiesa romanica di Santa Maria del Casale, detta anche della Madonna di Monserrato per via della tela, del XVIII secolo, che vi è conservata. In questo caso segue il modello classico dell'epoca (montagna piramidale, con la Madonna accompagnata da San Benedetto e Santa Chiara e ai piedi gli alunni) ma con la particolarità che la Vergine è bianca, rappresentazione inconsueta in quel periodo, come abbiamo spiegato nelle puntate precedenti.

Infine, molto più a nord di questa stessa regione, a Spinazzola, troviamo la chiesa del Purgatorio nel centro del paese dove si trovano due nuove rappresentazioni della nostra Vergine Maria. Da un lato c'è una magnifica tela di Giovanni Tomaso Guarini, realizzata tra il XVI e il XVII secolo, dove la “moreneta”, sempre nella sua versione bianca, è accompagnata da San Pietro, San Leonardo e San Francesco, ai cui piedi si intravede la figura del donatore. C’è poi un'altra immagine della nostra patrona, una scultura policroma di un secolo successivo, cioè della fine del XVII, inizio del XVIII. In questa città nacque il futuro papa Innocenzo XII, ma non siamo riusciti a individuare alcuna traccia di devozione a Montserrat da parte di questo pontefice.

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