Fare, costruire, allestire… il presepe
(P. Manuel Nin. Esarca Apostolico) Leggendo la lettera di Papa Francesco sul presepe, pubblicata il 1° dicembre 2019, propongo semplicemente alcune note di riflessione.
(P. Manuel Nin. Esarca Apostolico) Leggendo la lettera di Papa Francesco sul presepe, pubblicata il 1° dicembre 2019, propongo semplicemente alcune note di riflessione.
(Ed. Mediterrània) Il cappuccino Valentí Serra di Manresa raccoglie nel suo nuovo libro “Il nostro presepe. Tradizione, storia e simbolismo” le peculiarità del presepe catalano, una delle principali realizzazioni artistiche festive del patrimonio culturale e spirituale del nostro popolo.
(Jordi Llisterri-CR) “Non vi porto buone notizie, né sono tempi buoni per l’infanzia e la famiglia”. Così la domenicana Lucia Caram ha commentato la situazione della povertà infantile in Catalogna per motivare il coinvolgimento di ogni genere di istituzione per sradicarla. Dopo anni di crisi, “in Catalogna la povertà infantile è strutturale e grave”.
(Josep M. Boixareu –Grup Enllaç/CR) Domenica scorsa il Santuario di Puiggraciós si è riempito per la cerimonia di commiato della superiora suor Rosa Julivert che ha guidato la comunità fin da quando, nel 1973, le benedettine di Sant Pere de les Puel·les di Barcellona si sono fatte carico della cura di questo santuario del Vallès Orientale.
(Jesuïtes) Il Sinodo per l’Amazzonia convocato da Papa Francesco che si è tenuto in Vaticano dal 6 al 27 ottobre ha visto anche la partecipazione di un gesuita catalano.
(Fundació Joan Maragall) La domenicana Veronique Margron, presidente della Conferenza dei religiosi e religiose di Francia, ha pronunciato la lezione inaugurale dell’anno accademico della Fondazione Joan Maragall (FJM). L’evento è coinciso con il cambio della presidenza della Fondazione, assunta dal fisico e poeta David Jou, finora vicepresidente, al posto di Josep Maria Carbonell, presidente negli ultimi otto anni.
(CR) L’abate di Montserrat sottolinea che la liberazione dei condannati dal Tribunale Supremo “faciliterebbe la ricerca di una via d’uscita al problema” e perciò auspica che “si possa lavorare affinchè siano rimessi in libertà prima possibile”. Josep Maria Soler ha emesso un comunicato sull’attuale situazione politica e sociale in Catalogna in cui, oltre a rimarcare “il mio dolore per i prigionieri e le loro famiglie”, insiste sul fatto che non si sarebbe dovuti “arrivare alla via giudiziaria in una questione che si sarebbe dovuta risolvere sul piano politico”.
Alcune madri badesse e priore dei monasteri catalani hanno espresso il loro “dolore” e “rifiuto della sentenza” del Tribunale Supremo. Le responsabili di cinquè comunità femminili della Catalogna hanno diffuso un breve comunicato congiunto per esprimere la loro opposizione alle condanne dei leaders politici e sociali indipendentisti e per chiedere “che si rispetti la verità, si lavori per il dialogo e si cerchi sempre la pace”. Nella nota si offre anche “il sostegno alle persone imprigionate e alle loro famiglie”, oltre che alla “difesa pacifica della libertà e della giustizia”.