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Pau M. Duran –CR Quest'anno la festa di San Benedetto – autore della Regola e padre spirituale dei cistercensi – è stata celebrata in modo molto diverso al Monastero di Poblet. Fra Rafel Barruè ha infatti ricevuto, nel corso di una messa solenne, la benedizione abbaziale da parte dell'abate generale dell'Ordine cistercense, Mauro-Giuseppe Lepori.

Con questa cerimonia fra Rafel Barruè diventa il 106° abate dalla fondazione del monastero nel 1150 ad opera di Raimondo Berenguer IV. Rafel Barruè, che fino allo scorso 22 aprile era priore del monastero, è stato eletto abate dalla comunità di Poblet in una seduta presieduta dall'abate generale dell'Ordine, dopo la nomina del precedente abate, Octavi Vilà, a vescovo di Girona.

Mauro-Giuseppe Lepori, in qualità di abate generale dell'Ordine cistercense, ha tenuto l'omelia della celebrazione. Ha sottolineato, tra l’altro, la necessità di essere cristiani e, allo stesso tempo, servitori degli altri: "Il vero problema del cuore umano non è tradire il nostro migliore amico, ma farlo per l'ambizione di essere più grande degli altri".

Al termine dell’omelia si è svolta la suggestiva cerimonia della benedizione del nuovo abate con la consegna della regola di S. Benedetto, dell’anello, della mitra e del pastorale, simboli del potere abbaziale.

Uno dei momenti più emozionanti della celebrazione è stato quando Rafel Barruè ha occupato la sede abbaziale davanti all'altare e, lì, ha ricevuto il bacio della pace dall'abate generale, dagli altri abati e badesse presenti e dai monaci della sua comunità.

Prima della fine della celebrazione, Rafel Barruè ha rivolto ai presenti dalla sua sede un discorso conclusivo, in cui ha ripercorso la storia del monastero, con un particolare riguardo alla sua città natale, Vila-real. "Abbiamo bisogno del silenzio monastico che rassereni l'animo, e questo vale per tutti", ha detto il nuovo abate invitando tutti ad ascoltare Dio, ad affidare la nostra esistenza alla sua volontà, e ad ascoltare la sua parola e quella degli altri.

Tra i presenti alla celebrazione il presidente del Governo della Catalogna, Pere Aragonès con la  ministra della Cultura, Natàlia Garriga e il direttore generale degli Affari religiosi, Carles Armengol; l'arcivescovo di Tarragona, Joan Planellas; il cardinale arcivescovo di Barcellona, ​​Joan Josep Omella; il vescovo di Girona, fra Octavi Vilà; il vescovo di Tortosa, Sergi Gordo; l'arcivescovo di La Seu e co-principe di Andorra, Joan-Enric Vives; il vescovo di Vic, Romà Casanova; il vescovo di Solsona, Francesc Conesa; l'abate di Montserrat, Manuel Gasch.

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