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Millenari Montserrat
Foto: Marc Font. Abadia de Montserrat
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Glòria Barrete -CR Le cerimonie di apertura del Millenario di Montserrat sono continuate domenica 8 settembre con la celebrazione della solenne liturgia in una Basilica di Santa Maria che si è riempita di fedeli e pellegrini per vivere la prima messa che ha segnato anche l'inizio degli eventi liturgici del Millenario.

L'Eucaristia, presieduta dall'Abate di Montserrat, Manuel Gasch, e concelebrata da molti degli abati benedettini di tutto il mondo presenti in questi giorni a Montserrat in occasione del Capitolo Generale, ha avuto anche l'alternanza e la partecipazione delle due scuole del Monastero, l'Escolania e la Schola Cantorum.

Gasch nella sua omelia ha sottolineato il fatto che "noi monaci siamo chiamati, anche per la nostra genealogia personale e comunitaria, per la nostra vicinanza alla Parola, e, in questo monastero santuario di Montserrat, anche per uno stretto rapporto con tanti pellegrini, a rendere vicino Gesù Cristo”. L'Abate ha continuato ad affermare che il Vangelo proclamato “rende scandalose alcune situazioni sociali che viviamo oggi nel mondo e che generano molta sofferenza”. Nonostante le vicissitudini umane, ha riconosciuto Gasch, "la Catalogna guarda ancora oggi verso questa montagna".

"Prendiamo sul serio la frase del vescovo Torras i Bages secondo cui la Catalogna sarà cristiana o non sarà", ha detto Gasch, aggiungendo che "quantitativamente potrebbe non esserlo, ma qualitativamente sì, e dobbiamo celebrare oggi che siamo ancora qui". La messa si è conclusa con il canto in greco alla Vergine Maria da parte dell'esarca Manuel Nin, vescovo, monaco di Montserrat ed esarca apostolico dei cattolici di rito bizantino in Grecia.

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