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Autories
Ignasi López
Foto: Gerard Vilà. ACN
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ACN Ignasi López (padre dell’ex portiere della Roma Pau) ha sposato due dei suoi figli, battezzato quattro dei suoi nipoti e, purtroppo, anche seppellito i suoi genitori. È diacono da dodici anni e responsabile della parrocchia di Amer (Selva), vocazione che deve coniugare con un'altra che porta avanti dal 1989, quella di poliziotto. Sono passati 35 anni da quando López è entrato a far parte dei Mossos d'Esquadra, cinque anni prima che iniziasse a Osona il dispiegamento del corpo di polizia catalano in tutto il paese. Successivamente è entrato a far parte della Polizia Locale fino ad arrivare a dirigere quella di Olot, incarico che ancora ricopre.

Quando alle quattro del pomeriggio si toglie l'uniforme della polizia, López prosegue con la seconda delle sue vocazioni, quella di diacono. Spiega che quando ha compiuto 45 anni ha deciso di frequentare i corsi necessari per poterlo diventare e di fare quelle che vengono chiamate 'celebrazioni della parola', simili alle messe, ma senza la consacrazione, riservata ai sacerdoti.

"Ho visto che si adattava alla mia condizione di uomo cristiano, sposato, con un lavoro e da sempre credente. Ho seguito i corsi che dovevo seguire e sono stato ordinato diacono. In realtà è stato come se Dio me lo avesse chiesto, ecco perché è una vocazione", spiega.

Racconta che inizialmente a casa pensavano che lo facesse per distrarsi, ma chiarisce che si tratta di fare un servizio

Ora, a meno di tre anni dal pensionamento, dice di avere chiaro che non proseguirà la sua carriera nel corpo di polizia, perché "ci sono giovani che spingono e dobbiamo far loro posto". Una volta in pensione, quando smetterà di dare ordini agli agenti che ha alla stazione di polizia del capoluogo La Garrotxa, si metterà “a disposizione del vescovo di Girona per tutto ciò di cui ha bisogno”.

E continuerà a essere diacono “se Dio vuole” fino al limite previsto dei 75 anni.

"Dopo dodici anni da diacono, lo vivono ormai nella totale normalità", spiega López quando gli viene chiesto come si concilia l’impegno con la sua famiglia. Racconta che inizialmente a casa pensavano che lo facesse per distrarsi, ma chiarisce che si tratta di fare un servizio perché crede che Dio glielo chieda.

Ignasi López spiega che la sua vita si è basata sulla famiglia, sulla polizia e sul suo status di diacono. Quando lascerà la polizia, potrà dedicarsi alla Chiesa, alla famiglia - soprattutto ai nipoti - e anche alla carriera calcistica del figlio Pau, attualmente portiere titolare dell'Olympique Marsiglia.

López spiega che sia il lavoro di poliziotto che quello di diacono sono una forma di servizio pubblico. "Mi metto nei panni dei cittadini di Olot che vogliono che la loro città migliori e noi li aiutiamo e mi metto anche nei panni della famiglia che ha perso un parente e che ha bisogno di calore e sostegno. Di qualcuno – conclude – che possa dire qualche parola per alleviare il loro dolore".

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