(Blanquerna) La Fondazione Catalana per la Sindrome di Down (FCSD) e la Facoltà di Comunicazione e Relazioni Internazionali dell’Università Blanquerna hanno organizzato una conferenza sul giornalismo inclusivo in occasione del 10° anniversario di Èxit21, il quotidiano digitale della Fondazione.
La conferenza intitolata 'Il giornalismo che ci manca' ha presentato varie esperienze comunicative che hanno visto protagonisti persone con disabilità intellettiva e ha riflettuto sul modo in cui i media riferiscono sulla disabilità. La conclusione è stata chiara: le persone con disabilità intellettiva vogliono più riconoscimento sociale e mediatico e far sentire la propria voce: “Non aiutarmi. Ascoltami".
Míriam Díez, vice-decana per la Ricerca e le Relazioni Internazionali di Blanquerna, ha inaugurato la conferenza sostenendo la necessità di continuare a progredire nel campo dell'inclusione: “Credo che i media e le facoltà di comunicazione siano progrediti negli ultimi decenni sia nel modo di trattare la diversità che nell'inclusione degli stessi professionisti nei media. Ma ci sono ancora molti stigmi e stereotipi che devono essere infranti. E devono essere infranti nei media per poterli sradicare dalla società, e allo stesso tempo devono essere eliminati nella società per poterli eliminare anche dai media”.