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signatura Taula Diàleg interconfessional
Foto: Catalunya Religió.
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Le confessioni cristiane della Catalogna hanno costituito per la prima volta una Tavola di Dialogo Interconfessionale. Lo hanno fatto con la firma, mercoledì 27 novembre, del documento di costituzione nella chiesa di Sant Pau del Camp di Barcellona. Un nuovo strumento di dialogo - la Tavola - con la partecipazione dei rappresentanti delle diverse confessioni cristiane nominati dall'autorità di ciascuna confessione. La presidenza della Tavola è affidata al vescovo di Solsona, Francesc Conesa, uno dei promotori dell'iniziativa.
 
La Tavola costituita lo scorso mercoledì è la continuazione della Tavola di Dialogo creata dalla Conferenza Episcopale Spagnola a livello statale il 16 settembre scorso. Un'iniziativa promossa sempre dal vescovo Conesa. La Tavola di Dialogo catalana è la prima a livello territoriale.
 
“In Catalogna c'è da molti anni una tradizione di dialogo che ci ha facilitato parecchio la creazione di questa Tavola” ha affermato Conesa durante la cerimonia della firma. Una tradizione che conta su iniziative simili, ma diverse, come il Gruppo di Lavoro Stabile delle Religioni - GTER - o il Centro Ecumenico della Catalogna. La particolarità in questo caso, ha spiegato Conesa, “è che nella Tavola ci sono solo le confessioni cristiane e che siamo i rappresentanti ufficiali”.
 
Uno strumento che annovera i rappresentanti della Chiesa Cattolica - Conferenza dei Vescovi della Catalogna; della Metropolia di Spagna e Portogallo del Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli; della Chiesa Ortodossa di Romania; della Chiesa Ortodossa del Patriarcato di Serbia; della Chiesa Apostolica Armena in Spagna; della Chiesa Evangelica di lingua tedesca; della Comunione Anglicana di Barcellona; della Chiesa Spagnola Riformata Episcopale (IERE); della Chiesa Evangelica della Catalogna; dell'Unione delle Chiese Battiste della Catalogna; della Chiesa Carismatica Episcopale della Missione Internazionale dell'Asia in Spagna; di Agape Europe; e dell'Istituzione Biblica Evangelica della Catalogna (IBEC).

“In Catalogna c'è da molti anni una tradizione di dialogo che ci ha facilitato parecchio la creazione di questa Tavola”

“Con questa Tavola cerchiamo di avere una sola voce come cristiani di fronte alla società”, ha dichiarato il vicepresidente della Tavola, il pastore Francisco Javier García Asensio, di Agape Europe. “L'unità ci dà credibilità”, ha assicurato.
 
La creazione della Tavola di Dialogo Interconfessionale della Catalogna nasce dall'iniziativa di un gruppo di rappresentanti di diverse confessioni cristiane presenti in Catalogna, che da anni hanno mantenuto contatti e diverse riunioni con l'obiettivo di promuovere la continuità e la formalizzazione del dialogo sviluppato fino a quel momento.
 
Grazie ai contatti e agli incontri mantenuti, sono riusciti a raggiungere un consenso su un documento chiamato 'Tavola di Dialogo Interconfessionale della Catalogna. Norme di funzionamento', nel quale vengono definiti gli obiettivi di questo nuovo strumento di dialogo e in cui si regola chi saranno i suoi membri, e come sarà la sua organizzazione.
 
La Tavola nasce con l'intenzione di “promuovere il dialogo e la collaborazione; vigilare e lavorare affinché venga garantito il corretto esercizio del diritto fondamentale alla libertà religiosa dei credenti, o fornire valori fondamentali alla società, mettendo in evidenza la capacità della fede cristiana di costruire ponti tra le persone”.
 
Per farlo, hanno già annunciato il primo atto congiunto come Tavola di Dialogo. Sarà il 10 maggio alla Sagrada Família, in occasione della celebrazione dei 1.700 anni del Concilio di Nicea. “Abbiamo anche in programma riunioni in cui discuteremo e lavoreremo su temi trasversali e sociali che ci riguardano tutti'” hanno spiegato. Non è esclusa la pubblicazione di testi o manifesti congiunti su alcuni dei temi principali.

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