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Il Papa ringrazia suor Lucia Caram per il lavoro con i rifugiati ucraini
(CR) "Voglio esprimere la mia gratitudine per tutto ciò che stanno facendo per il popolo ucraino". Queste le parole che Papa Francesco ha rivolto alla Fondazione del Convento di Santa Clara, promossa da suor Lucía Caram, e ai volontari di Caixa Bank. Lo ha fatto con un video che Caram ha pubblicato sabato sui social media.
Il Papa dice che stanno dando "una testimonianza di alta umanità" per il loro lavoro con il popolo ucraino, i rifugiati e i bambini. "Grazie dal profondo del mio cuore", dice nel video.
Suor Lucia Caram apre un nuovo corridoio umanitario per l’Ucraina
(Convent de Santa Clara) L'ONG Messaggeri della Pace con padre Angel Garcia e la Fondazione del Convento di Santa Clara con suor Lucía Caram insieme ai volontari della Caixa Bank si sono recati in Ucraina mercoledì scorso per aprire un nuovo corridoio umanitario tra l'Ucraina e la Spagna. Il viaggio è stato utilizzato per portare nuove ambulanze negli ospedali in Ucraina e per trasportare malati che non hanno potuto essere curati a causa del conflitto.
Tarragona dona due edifici diocesani per l'accoglienza dei profughi
(Arquebisbat de Tarragona) L'arcivescovo di Tarragona, Joan Planellas, ed Eduard Llop, rappresentante dell'ONGD Coopera, hanno firmato un accordo per la cessione gratuita di due grandi edifici di proprietà dell'Arcidiocesi di Tarragona, il Seminario di Tarragona e la Casa di ritiri Cardenal Arce a La Selva del Camp.
Suor Lucía Caram raccoglierà 200 profughi in aereo: "La disperazione non può aspettare"
(ACN) La crisi umanitaria della guerra in Ucraina richiede “un'azione rapida perché la disperazione della gente non può aspettare”. È il parere di suor Lucía Caram, che, insieme a Josep Santacreu, Òscar Camps, fondatore di Open Arms, e il fondatore dell'associazione 'Messaggeri di Pace', Padre Angel, hanno organizzato per questo sabato un volo privato per Varsavia per portare 200 rifugiati in Catalogna.
Il vescovo di Urgell: “L’accoglienza è un dovere ineludibile dei Paesi europei”
(CR) Maggiore impegno dei governi europei nell’accoglienza di rifugiati e migranti. Lo ha chiesto in una delle sue lettere domenicali l’arcivescovo di Urgell mons. Joan-Enric Vives. Il prelato ricorda che “rivendicare il diritto d’asilo, incoraggiare l’accoglienza e spingere ad atteggiamenti solidali nei confronti dei rifugiati che fuggono dalla violenza è un dovere ineludibile da parte dei Paesi europei”. Nel caso dei cristiani, inoltre, tale dovere è “una caratteristica peculiare dell’amore e della compassione che Gesù reclama da parte dei suoi amici”.