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notícies relacionades

A Tarragona una commissione diocesana per far fronte agli effetti della pandemia

(CR) L’arcidiocesi di Tarragona ha annunciato la creazione di una commissione diocesana dedicata a far fronte agli effetti della pandemia da Covid. L’obiettivo è redigere un piano caritativo che coinvolga tutta la diocesi davanti alle conseguenze sociali causate dalla crisi. Si focalizzerà anche sugli effetti del coronavirus sulle persone e sull’ambiente per orientare e incrementare le iniziative della Chiesa.

Stare confinati quando non si ha una casa: nelle strade di Barcellona si vede la fame

(Ignasi Escudero -CR) Per le strade di Barcellona vivono praticamente 2.000 persone secondo l’ultimo censimento della Fondazione “Arrels”. Un gruppo cresciuto negli ultimi anni e che si è visto interrompere il proprio modo di vivere alla giornata. La chiusura dei negozi come l’assenza di persone nelle strade ha modificato la vita di una città che nasconde i senza tetto. Per alcune settimane nelle strade si sono visti solo loro.

A Barcellona si prevede la prima messa concelebrata con sacerdoti il 19 giugno

(Jordi Llisterri-CR) L’arcivescoov di Barcellona, cardinale Joan Josep Omella, ha inviato una lettera al clero diocesano per concretizzare alcuni passi verso la ripresa delle celebrazioni nelle parrocchie. Non fissa una data specifica in attesa di sapere in quale giorno di maggio il territorio diocesano sarà incluso nella Fase 1 (quella che permette l’apertura delle chiese con una partecipazione limitata un terzo della capienza, ndt) ma annuncia due date per riprendere gli eventi comunitari.

Le clarisse di Vilobí d’Onyar: “Cuciamo mascherine con tutto il cuore e con tutta l’anima”

(Laura Mor –CR) Le clarisse della fraternità di Vilobí d’Onyar da una settimana cuciono mascherine. Le ore che dedicavano abitualmente a preparare il pane per l’Eucarestia, ora le dedicano a infilare ago e filo. Glielo ha chiesto Pilar Pina, delegata della vita consacrata della diocesi di Girona. Come direttrice della Clinica Bofill di Girona, che in questi giorni si dedica ad assistere malati di coronavirus, subito ne ha compreso la necessità.

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