ACN/ARCIDIOCESI DI BARCELLONA L'arcivescovo di Barcellona, il cardinale Joan Josep Omella, ha presieduto sabato 24 la messa per la solennità di Nostra Signora della Mercede, patrona di Barcellona. "Il nostro amore e la nostra devozione alla Madonna della Mercede ci spronino anche a chiedere la sua intercessione affinché il Signore restauri i nostri cuori", ha detto il prelato durante l'omelia, riferendosi al recente restauro della scultura gotica che è stata nuovamente collocata nel presbiterio della Basilica di Nostra Signora della Mercede.
Il cardinale Omella ha chiesto, tra le altre cose, un "chiaro impegno politico per la stabilità della famiglia" che si traduca in "aiuti sociali ed economici" e in misure che rendano possibile la conciliazione con la vita lavorativa e la promozione di alloggi sociali dignitosi. Secondo Omella, questa stabilità "non va solo a vantaggio delle famiglie, ma diventa anche fonte di pace e benessere sociale".
Inoltre, ha lanciato un appello ad "accompagnare i giovani che non trovano il senso della vita" e a "favorire il loro inserimento lavorativo".
La funzione religiosa, svoltasi davanti a più di trecento persone, è stata concelebrata dal vescovo di Sant Feliu de Llobregat, Agustí Cortés; dal vescovo di Copiapó (Cile), Ricardo Morales, e dai vescovi ausiliari di Barcellona, Sergi Gordo e Javier Vilanova. Erano presenti tra gli altri la delegata del governo spagnolo, Maria Eugènia Gay; il ministro della Giustizia della Generalitat di Catalogna, Lourdes Ciuró, e la direttrice generale degli Affari religiosi della Generalitat, Yvonne Griley.